Leggendo il post di un amico, mi è venuta voglia di cimentarmi nella preparazione dei canederli o knodel, simili nel "concept" alle nostre pallotte cace e ove, dove il protagonista è il pane raffermo. Cambia il dialetto, ma il concetto è lo stesso: nella tradizione contadina, nulla che richieda impegno e sudore va sprecato. Ho triturato il pane con un cutter, l'ho inumidito col latte si aggiunto del trito di prezzemolo. In una padella, ho soffritto con dell'olio cipolla bianca e guanciale anche se la ricetta originale prevede lo speck ed il burro. Raffreddato, ho amalgamato il soffritto al composto con le spezie, formando delle polpette. Le ho poi immerse in un brodo di carne (si puo optare anche per il vegetale, credo che i canederli non se ne offenderanno). Dopo 15 minuti di cottura, sono pronti da gustare, ben caldi, direttamente nel piatto di portata. Ah, dimenticavo: ho optato per pepe e noce moscata al posto del sale.Buon appetito da Bono vinoecaffeRoberto Bono.
